EXPORT MATERIE PRIME DA RICICLO: I RICICLATORI EUROPEI SCRIVONO A PARLAMENTO E COMMISSIONE UE

martedì 9 novembre 2021

La Federazione europea delle imprese del riciclo – EuRIC ha indirizzato alla Commissione e al Parlamento europeo una lettera per evidenziare la necessità che, in fase di revisione del Regolamento sulla spedizione dei rifiuti, venga garantito un commercio libero, equo e sostenibile delle materie prime provenienti da operazioni di riciclo.

La Commissione infatti, come noto, sta lavorando ad una propria proposta di revisione del Regolamento 1013 (Waste Shipment Regulation – WSR), attesa intorno alla metà del corrente mese di novembre, che dovrà poi essere sottoposta ai pareri del Consiglio e del Parlamento europeo, secondo l’iter normativo previsto.

Nella lettera, sottoscritta anche da numerose associazioni e imprese del riciclo europee, tra cui UNICIRCULAR e le sue Associate ASSORAEE, ADA e UNIRIGOM, vengono evidenziate le preoccupazioni dell’industria europea del riciclo qualora nell’ambito della revisione del regolamento sulla spedizione dei rifiuti venissero adottate restrizioni all’export di rifiuti, sia intra- che extra-EU, senza alcuna distinzione sulla natura e tipologia degli stessi.

Va infatti tracciata una netta differenza tra rifiuti misti non selezionati, per i quali le restrizioni sono comprensibili, e materiali che derivano da operazioni di selezione e trattamento svolte da impianti autorizzati (spesso qualificati come rifiuti all’atto dell’esportazione, sulla base del diritto del Paese di destinazione), per la gestione e la collocazione dei quali il ricorso a mercati globali garantisce l’operatività degli impianti e la loro sostenibilità.

Di seguito le richieste alle Istituzioni europee:

  • le possibili restrizioni all'esportazione che si stanno valutando dovrebbero essere applicate solamente ai flussi di rifiuti "problematici". Diversamente, se esse venissero estese anche ai rifiuti trattati e selezionati e, come tali, utilizzabili direttamente nelle catene del valore circolari, si verrebbe meno agli stessi obiettivi del Green Deal europeo;
  • è necessario quindi sostenere il commercio libero ed equo, intra- ed extra-UE, dei rifiuti trattati e selezionati, in quanto essenziale per la competitività dell'industria europea del riciclo;
  • occorre implementare un quadro legislativo stabile con uno status adeguato per i materiali ottenuti dal trattamento dei rifiuti a cui collegare incentivi per premiare i benefici ambientali dei materiali circolari.

Lettera EuRIC

 

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